Una segnalazione: l’allargamento di orizzonti del nuovo programma europeo Erasmus +

Lo scorso 18 maggio il parlamento europeo ha approvato uno stanziamento di circa 28 miliardi di euro per le attività correlate al programma Erasmus+ per il settennio 2021-2027. Si tratta di un aumento considerevole delle risorse destinate a una serie di misure e progetti, che già nel periodo 2014-2020 avevano riscosso un significativo successo e che rappresentano una delle misure più efficaci per realizzare una vera e propria integrazione europea attraverso lo scambio di esperienze di studio e di lavoro.

Già da qualche anno il programma Erasmus, nato nel 1987 come incentivo alla mobilità studentesca universitaria, si è arricchito di una serie di iniziative destinate non solo alla platea originaria degli studenti universitari, ma anche ad altri membri del settore dell’istruzione secondaria e primaria, come alunni e insegnanti, cambiando così il suo nome nel 2014 in Erasmus+. I nuovi fondi, che verranno ripartiti in maniera crescente nel corso del prossimo settennio, permetteranno al programma di crescere ulteriormente in termini di attività previste e di numero di soggetti coinvolti; il programma avrà come valori di riferimento l’inclusione, la semplificazione e l’integrazione con gli obiettivi della Commissione Europea previsti dal piano per la ripresa NextGenerationEU, con particolare attenzione alle tematiche ambientali.

Inoltre, come già accennato, Erasmus+ si rivolge non solo al mondo dell’università, ma anche a quello della scuola, con possibilità di mobilità transnazionale per alunni e personale scolastico; è inoltre teso a favorire partenariati nuovi o già esistenti. Un’estensione importante del programma è quella relativa alla formazione professionale, tramite iniziative di mobilità per tirocinanti, apprendisti ed esperti del mondo della formazione, accompagnate a iniziative miranti a partnership strategiche, che abbiano l’obiettivo di favorire la diffusione di know how e best practice tra i vari Paesi della UE.

Infine, viene previsto nel periodo 2021-2027 anche il finanziamento di progetti relativi al mondo dello sport, con le sue ricadute in termini di inclusione sociale e i suoi benefici sulla salute pubblica e in genere sulla formazione degli adulti intesa nel senso più ampio del termine. 

Proprio per la varietà di misure che è possibile intraprendere, e per la trasversalità delle categorie che possono avvalersi del programma, è significativo che la Commissione Europea ed il Parlamento Europeo abbiano voluto destinare una cifra assai cospicua al nuovo Erasmus+. Diviene così sempre più evidente che la costruzione della comunità europea non passa solo attraverso la condivisione di regole comuni o gli accordi di libero scambio, sui quali c’è comunque ancora molto da fare per raggiungere la piena integrazione tra i 27 Stati membri, ma ancor più attraverso la conoscenza e l´esperienza diretta di stili di vita, tradizioni, costumi, usanze, regole, pregi e difetti dei Paesi e delle diverse comunità che costituiscono l´UE. Lo spirito del programma Erasmus+ è quindi proprio quello di realizzare nella quotidianità – e a tutti i livelli della società (non solo rivolgendosi ai più giovani) – quella integrazione che nessun semplice accordo politico potrà mai da solo garantire: ovvero l’integrazione raggiunta attraverso la conoscenza e il rispetto reciproci, e cioè l’unione nelle diversità.

Informazioni dettagliate sulle opportunità presenti e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito erasmusplus.it. Altre fonti di informazione: IlSole24Ore, erasmusplus.it, europarl.europa.it

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