Dante Alighieri morì – in esilio dalla sua città natale, Firenze – a Ravenna, dove ancora oggi è sepolto, nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321; quindi quest’anno ricorre il 700. anniversario della sua morte. Il 25 marzo – per essere precisi, il 25 marzo 1300, quando Papa Bonifacio VIII indisse il primo Anno Santo – viene invece considerato, sia per tradizione sia per i risultati di una lunga storia di studi e ricerche – il giorno in cui Dante si smarrì nella “selva oscura”, ovvero il giorno in cui la Divina Commedia ebbe inizio. Per questo, da quest’anno – sebbene già preparato negli anni scorsi – il 25 marzo rappresenta, e lo rappresenterà anche in futuro, il Dantedì, ovvero un’occasione pensata certo per ricordare Dante, ma anche per celebrare – attraverso quello che Dante ha rappresentato – la lingua italiana, l’idea stessa d’Italia, quindi le radici più profonde dell’identità culturale italiana sia in Europa che nel mondo. Il VDIG – ovvero il Verein che riunisce le diverse associazioni culturali interessate al dialogo italo-tedesco in Germania – insieme alla rete degli Istituti Italiani di Cultura attivi in Germania ha per tali ragioni dedicato la ormai tradizionale Lesemarathon annuale alla lettura della prima cantica della Divina Commedia, ovvero all’Inferno. Una maratona ‘infernale’ quindi è quella che ci attende quest’anno: a causa del Covid, e quindi della difficoltà di organizzare in presenza nelle diverse associazioni partecipanti, questa ‘maratona di lettura’, la manifestazione inaugurale, che era già stato previsto si dovesse tenere a Stoccarda, sarà trasmessa online; quindi tutti potranno partecipare, seppure a distanza, a questo evento. La lettura di alcuni passi dell’Inferno sarà introdotta e moderata da Rudolf Guckelsberger, moderatore e lettore del Südwestdeutschreundfunk; essa è prevista appunto per giovedì 25 marzo alle ore 19. Chiunque lo vorrà, potrà seguirla collegandosi al sito dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda.