Dal 12 maggio scorso è entrato in carica, come è noto, il nuovo governo del Land Baden-Württemberg, costituitosi in seguito ai risultati delle elezioni regionali del marzo scorso. La coalizione di governo non è mutata, e rimane costituita dai Grünen e dalla CDU; la SPD rimane così anche in questa legislatura la principale forza di opposizione.
Rispetto alla legislatura precedente, si sono però trasformati in modo radicale i rapporti di forza tra i due partiti della coalizione, con un rafforzamento considerevole dei Grünen e un non meno considerevole indebolimento della CDU. A parte la conferma di Winfried Kretschmann come Ministerpräsident, questi mutati rapporti di forza tra i due partiti hanno avuto conseguenze anche sulla composizione del governo regionale.

In particolare è stata sottolineata la novità rappresentata dalla nomina a Finanzminister del Dr. Danyal Bayaz, esponente di primo piano dei Grünen, 34 anni, chiamato a dirigere un ministero che, date le difficoltà del bilancio del Land create dal dover fronteggiare la situazione di emergenza provocata dal Covid 19, assume ancora maggior rilievo per poter concretamente realizzare l’ambizioso programma di governo. Una seconda novità – è infatti la prima volta che ciò è avvenuto nella storia del Land – è rappresentata dalla nomina di un’esponente dei Grünen a Ministerin für Kultus, Jugend und Sport: Therese Schopper, che ha alle spalle una lunga esperienza politica e amministrativa, dovrà quindi occuparsi di tutta la politica scolastica e formativa del Land, un incarico che rischia facilmente di provocare impopolarità ma che è evidentemente determinante nell’insieme della politica regionale, anche per l’alto numero di insegnanti, funzionari e dipendenti che dipendono da questo Ministero oltre che per le difficili conseguenze lasciate nel mondo scolastico dal Covid 19.
La svolta verde, che il nuovo governo vorrebbe determinare con il suo programma, è riassunta soprattutto dallo slogan più volte ripetuto delle 1.000 pale eoliche, che dovrebbero venire rapidamente costruite nei prossimi anni e contribuire in modo determinante alla svolta energetica e al raggiungimento degli obiettivi posti dalla politica di transizione ecologica. Questa misura è stata accolta con un certo scetticismo, non solo per le prima ricordate difficoltà di bilancio, ma anche per le difficoltà connesse alle misure di approvazione per la costruzione di tali pale, che dipendono in gran parte dai singoli Comuni e che spesso provocano forti opposizioni da parte degli abitanti nelle zone limitrofe ai nuovi impianti. In ogni caso proprio l’alto numero di questi nuovi impianti da costruire rapidamente vuol dare un segno chiaro del forte cambiamento intervenuto con il nuovo governo.
Sarebbe evidentemente riduttivo considerare solo questo aspetto del programma, che la SPD ha criticato come lacunoso soprattutto perché legato e condizionato da una politica di bilancio che resta per molti versi solo un’ipotesi aperta e tutta da verificare. Molte altre sfide, legate ad esempio alla trasformazione della produzione automobilistica, che svolge un ruolo determinante nell’economia del Land, o connesse alla sempre più difficile situazione delle politiche abitative, create dalla carenza di abitazioni disponibili e accessibili a buon mercato – e naturalmente l’elenco potrebbe continuare a lungo -, rivestono un’importanza non meno significativa. Quindi, anche per gli italiani residenti nel Land, l’osservazione costante e attenta di quanto verrà realizzato e il rafforzamento del ruolo di opposizione critica e costruttiva della SPD regionale rappresenteranno nei prossimi anni un’esigenza molto significativa.